Il funk brasiliano sta conquistando sempre più appassionati in tutto il Mondo ed anche in Italia.
Le hit dei nuovi idoli musicali di Pabllo Vittar, Mc Fioti, Iza, Mc Kevinho, Mc Lan, Ludmilla e la sua sacerdotessa Anitta la cantane molto spesso paragonata a Beyoncé ha registrato 218 milioni visualizzazione della sua ultima canzone diventando, con la sua difesa della donna, un esempio per le ragazze brasiliane.
Anitta per tutti è la ”Beyoncé del Brasile”, ma prima di paragonarla alla cantante americana bisognerà aspettare un po’. Certamente, Anitta, questo il nome della star della canzone brasiliana ha registrato 218 milioni di ‘clic’ su YouTube a metà febbraio e il video della sua canzone ”Vai malandra” è tra i 200 migliori titoli su Spotify.
Il funk brasiliano, ieri confinato nella favelas e nei locali notturni della periferia di San Paolo, finalmente è uscito dai suoi confini. Per molto tempo, la cosiddetta musica latina era solo di lingua spagnola. Ma “il 2017 è stato l’anno in cui il talento brasiliano ha infranto la barriera linguistica”, ha detto Sandra Jimenez, responsabile del dipartimento musicale dell’America Latina nella rivista Billboard dell’America Latina.
La musica di questi artisti è esplosa in tutto il Mondo. Questo successo oltre i confini brasiliani è, secondo Carlos Palombini, professore di musicologia all’Università Federale del Minas Gerais, un segno di un’evoluzione del funk. All’origine aggressivo, esigente e aggjindato di grandi parole, è mutato dall’inizio degli anni 2010, prendendo a prestito i codici del pop, più educato, melodioso e quindi esportabile.
Anitta:
Ludmilla:
Pabllo Vittar:
Mc Kevinho:
Mc Fioti: